giovedì 20 ottobre 2011

VENTOTENE : TESTIMONIANZA E RIFLESSIONI

In merito alla notizia riportata dai media sull'ennesima frana occorre innanzitutto fare chiarezza su una notizia non veritiera e sarebbe interessante conoscere da quali fonti è stata attinta .
Io ieri, 17 ottobre , sono tornato per la prima volta dopo 18 mesi sull'isola dove sono morte Sara e Francesca , ero lì con una troupe del TG 3 e di un geologo .
La nostra presenza non era casuale : eravamo lì per la frana , che a differenza di quanto divulgato , è avvenuta ben tre giorni prima .
Io ne ho avuto notizia quasi immediatamente , avrei potuto essere il primo a renderla pubblica , ho taciuto per non essere nuovamente tacciato di protagonismo..ed ho atteso gli eventi...
Il più assoluto SILENZIO come risposta : nessuna tv ,nessun giornale niente sulla rete .

Non è un particolare di poco conto , esso denota la volontà di qualcuno che su Ventotene ed i suoi gravi problemi di stabilità nulla trapeli a livello mediatico .
Fa parte della Repubblica italiana al momento in cui si richiedono fondi ingenti , ma diventa uno stato a sé per la comunicazione dell'informazione pubblica DOVUTA : DIRITTO di ogni eventuale prossimo visitatore .
Quel diritto NEGATO alle comitive di scolaresche in visita sull'isola le cui conseguenze si sono rivelate tragiche per alcuni .
La situazione attualmente è di emergenza assoluta : il collegamento con l'eliporto , di vitale importanza per gli eventuali soccorsi , con il cimitero e con l'unica stazione di rifornimento carburante , sono stati giustamente e precauzionalmente interdetti persino ai pedoni per centinaia di metri per il pericolo che la frana di dimensioni importanti possa far crollare la strada sovrastante , ci sono circa 15 case isolate di cui alcune abitate .
Mi preme sottolineare che il sito interessato sia proprio quello vicinissimo da cui dovrebbe partire il tunnel tanto osannato ed ambito dall'amministrazione locale .
Forse la natura anche stavolta ci suggerisce la risposta se sia il caso o meno di realizzare questa follia , visto che il buon senso sembra abbia perso la via .

Nel mentre sto scrivendo geologi e studiosi sono sul posto , chiamati dall'amministrazione , per valutare la situazione .
Ho avuto anche modo di recarmi presso l'altra spiaggia e l'essere lì con un geologo è stata una grande lezione tecnica e civica .
Ci ha esposto in maniera chiara la pericolosità estrema dei luoghi per quanto riguarda la sicurezza degli stabili sovrastanti , sottolineandone l'assurdità dello stesso esistere , e degli umani che sotto si trovino a passare e sostare .

Le crepe sono profonde ed evidentissime sui costoni , gli interventi da attuare importanti ed urgentissimi .
E' ora di smetterla con il minimizzare , è ora di dare voce a quelli che erroneamente per molti sono solo noiosi accademici ,è ora che lo stato investa i soldi di noi contribuenti in sicurezza .
Un messaggio ai Ventotenesi :Il turismo non potrà più esistere a Ventotene.....
se Ventotene smetterà di esistere !Ieri ho temuto per voi e non mi capacito del fatto che voi non vi rendiate conto di quanto le vostre vite siano in bilico precario .Oltre ciò voglio esprimere quelle che sono state parte delle mie impressioni su questa giornata particolare .
Domenica mi è stato chiesto da Sara , la giornalista del tg 3 , di accompagnarli in questa trasferta .
E' stato un pugno nello stomaco , sinceramente non è mai stata mia intenzione rimetterci piede , e la sola richiesta mi ha trovato perlomeno impreparato , è stata mia moglie a farmi coraggio e a spronarmi .
Nel frattempo avevano contattato anche il sindaco di Ventotene con il quale hanno anche concordato un' intervista ,è stato perciò cambiato il programma , io mi potevo autoescludere così come da me richiesto sin dall'inizio , ne volevo star fuori totalmente ed avrei potuto .
Ma la testa mia ed il mio animo son volubili , è stato così che lunedì mattina alle 5,15 ero a lavoro ma vedendo che avevo quasi finito , il pensiero è andato inevitabilmente lì : ERA ORA DI TORNARE SULL'ISOLA....... un attimo e via sms ho contattato la troupe che lieta del fatto mi ha portato con loro .
Volevo vedere con i miei occhi , volevo constatare se tante mie parole ed opinioni espresse in tutto questo tempo dall'esterno avrebbero trovato conferma e forza nel continuare o se sarei stato sbugiardato da una realtà diversa , così da fare autocritica e di conseguenza un mea culpa ed il mesto ritiro dovuto ..... e poi c'era la cosa più importante : raccogliermi lì , in quel punto con Sara e Francesca .

E' stato tutto supportato dai fatti , senza falsa modestia e senza enfasi le cose stanno come ho sempre saputo e come ancor più so adesso .Dell'isola e la sua pericolosità ho già detto , di me e le ragazze non dirò .Ma una cosa mi preme esporre e sarà fonte forse di polemica , ma di questa realtà i miei compagni di viaggio son testimoni ancora sdegnati ed increduli .L'astio nei miei confronti è alto in buona parte dei locali , si ho scritto astio e non me ne pento .
Fin da quando son salpato da Formia , molti passeggeri riconoscendomi , parlottavano tra loro e dopo mi fissavano in gruppo maledicendomi con gli occhi , non una sola parola diretta ma parevano cercare lo scontro attendendo magari una mia reazione o forse credevano di intimorirmi .A queste scene i miei 3 compagni di viaggio mi invitavano a lasciar correre , ma nell'aria la tensione era alta..
Una volta scesi al porto di Ventotene il comitato di accoglienza era nutrito e con lo stesso sentimento di amore....Sapevo di non essere ben visto, ma non fino a questo punto....Una signora ha avuto addirittura l'ardire di chiedere alla giornalista di realizzare un servizio soft , ricordandole che per loro l'isola è lavoro, sembra allucinante ma questa è la realtà .

Per fortuna non tutti sono stati così : ho incrociato anche sguardi benevoli e di qualcuno ho letto negli occhi condivisione , apprezzamento e compassione....peccato ( per loro ) siano stati una minoranza . due donne hanno avuto anche il coraggio di parlarmi ed abbracciarmi prima di ripartire , quasi sfidando la comunità avversa .
Il viaggio di ritorno è stato in parte dello stesso tenore ed uno ha trovato il coraggio di stringermi la mano solo al momento dell'attracco , anche lui commosso e lontano da occhi indiscreti .Pare quasi che avere contatto con me sia una colpa per loro .Io non odio nessuno , neanche coloro che reputo responsabili della tragedia , questo voglio sia ben chiaro , ma le mie scelte mi pongono a non poter stringere falsamente le mani a chiunque ed a mantenere le dovute distanze ideologiche da chi nelle mie opinioni vede solo una vendetta .Qui si cerca e si vuole giustizia , qui si vuole e si cerca maggior sicurezza per gli altri , tra i quali voi .ma forse per chi non vuol capire è solo tempo perso !!!

Bruno Panuccio 20/10/2011

.
Nunzia Palladino :
lasciali perdere Bruno, non vogliono essere aiutati,non ascoltano neanche il tuo grido di dolore.
Ce l'hanno con te che hai perso, sulla loro tanto amata(semmai lo fosse) isola, il bene più prezioso...tu cerca la tanto agognata giustizia,cercala per te e per tutti noi pronti a sostenerti in ogni momento.

Se la tenessero la loro isola... così com'è,ferita e sfregiata...se la meritano tutta.
A quella minoranza che non ci sta resta da fare una cosa sola:andarsene e lasciare tutti gli altri andare incontro al destino di cui si stanno, pericolosamente, rendendo artefici...il servizio doveva essere soft!
Evidentemente considerano soft anche i costoni che si staccano e le vittime che ci rimangono sotto!
Se continua così sarà ben difficile salvaguardare il lavoro...Oggi è 20 e noi stasera abbiamo ben altro da fare cari ventotenesi!

Nessun commento:

Posta un commento