giovedì 4 giugno 2009

ELEZIONI E BROGLI

Italia,ore 22- A Napoli votano due volte?
Mentre chiudono, con strascico delle solite polemiche fra scrutatori e rappresentanti delle liste su qualche isolato episodio non troppo chiaro, in particolare su aventi diritto al voto privi di documento, a Napoli la cosa si fa seria.

Gli agenti della Digos infatti stanno svolgendo accertamenti su alcuni presunti casi di doppio voto. A segnalare episodi poco chiari è stato l'ex parlamentare di Rifondazione comunista Raffaele Tecce.

La dxenuncia presentata in questura si riferisce a due casi di elettori che avrebbero votato due volte , in seggi di Acerra e in due scuole di Pomigliano d'Arco, comuni a nord di Napoli.

Protagonisti di questo grave episodio , sarebbero stati alcuni rappresentanti di lista del centrodestra.

La prefettura di Napoli ha intanto diramato una circolare in cui si chiede ai sindaci di richiamare l'attenzione dei presidenti di seggio sulla rilevanza penale di un tale comportamento.

Nella circolare la prefettura ricorda che il doppio voto è "penalmente sanzionabile": in proposito saranno anche attivati dei controlli a campione per verificare la regolarità delle procedure

Italia ore 20,30. In Abruzzo non si vota per protestare
Nel capoòluogo abruzzese epicentro del terribile terremoto del 6 aprile manca la voglia di votare.

Un fenomeno particolarmente sentito dove dopo il drammatico sisma la fiducia è venuta meno, specialmente a fronte delle polemiche sulla ricostruzione delle zone colpite.

Proprio due giorni fa durante la manifestazione promossa da Provincia, Regione e 49 comuni alcuni cittadini avevano pensato di restituire le tessere elettorali esasperati dalla gestione post terremoto.

E oggi la stessa cosa hanno fatto i cittadini di Sulmona, unico comune escluso dai 49, che hanno riconsegnato ben mille tessere elettorali per protestare contro questa scelta del governo.

Immediata la reazione delle forze dell'ordine che hanno condotto in caserma i leader della protesta.

Altri cittadini hanno invece deciso di non votare per dissentirte dal decreto legge che sarà discusso il prossimo 15 luglio alla Camera e per rimarcare nuovamente le mancate promesse che il presidente Berlusconi avrebbe avanzato alle migliaia di cittadini che vivono in una condizione di assoluta precarietà.

Link: http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=5048:speciale-elezioni-europee-2009&catid=37:politica-interna&Itemid=154

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